Il Centro Educativo

Giulia Marenco, Educatrice del Centro Educativo

Gentilezza, cura di sé e degli altri, fragilità, educarsi prima di educare. Queste sono alcune delle tematiche affrontate in questi mesi durante le Equipe del giovedì come attività di riflessione.

Argomenti di formazione educativa che ci portano sempre a pensare, a volte in modo analitico e critico il nostro mestiere ponendoci alcune domande:

  • Stiamo lavorando nel modo corretto?
  • Riusciamo a mettere in luce le risorse e potenzialità dei ragazzi?
  • Li supportiamo con motivazione nella sfera personale, relazionale e scolastica?

Apparentemente semplici domande di gestione del quotidiano ma che in realtà ci aiutano ogni settimana a centrare il nostro focus e a far emergere insieme consapevolezze, responsabilità, competenza emotiva e autorevolezza fino ad arrivare a ragione invece e a volte, sull’accettazione dei nostri limiti.
Il complesso lavoro di Educatore inizia e viaggia pari passo con quello dei nostri ragazzi, delle loro famiglie, degli Assistenti sociali di riferimento e degli insegnanti.
Lavoriamo insieme per collaborare ed individuare strategie e soluzioni con lo scopo di costruire interventi “su misura” volti a supportare il ragazzo.

In questi mesi, ci siamo molto dedicati ad incontrare insegnanti ed assistenti
sociali attraverso colloqui che avevano come obiettivo comune, la scelta di una strategia efficace e concreta per il/la ragazzo/a in questione.

Ciò che a volte rende il nostro lavoro difficoltoso, è sicuramente la lentezza della burocrazia del sistema assistenziale e sociale, che interferisce con il lavoro educativo soprattutto nei confronti di situazioni di fragilità che invece sono mutevoli e all’ordine del giorno.

Nonostante tutto, ritengo che stiamo conducendo un buon lavoro che si potrebbe riassumere nella parola: flessibilità, certamente uno dei punti di forza che in questi mesi abbiamo sviluppato insieme grazie anche al lavoro di riflessione, permettendoci di arricchire il nostro bagaglio di competenze, ascoltando opinioni diverse dalle nostre, saper cambiare approccio mentale per poter rafforzare la nostra figura sia personale che professionale.